Cristoforo Colombo e un monumento mai realizzato
La Torre Eiffel è un effetto dello sviluppo di architettura, tecniche e materiali costruttivi, e causa di ulteriori novità. È il caso dell’architetto spagnolo Alberto de Palacio y Elissague (1856-1939). Laureatosi a Barcellona, a Parigi è tra gli allievi di G. Eiffel, che lo influenza non solo nei progetti realizzati, come il Puente Colgante di Vizcaya nei pressi di Bilbao (1890-1893), ma anche in quelli non realizzati. Nel 1892, quarto centenario del viaggio di C. Colombo (per gli spagnoli un connazionale), Palacio immagina un globo di ferro di 300 metri di diametro circondato da una piattaforma lunga 1 km e larga 14 metri a rappresentare l’Equatore. Sopra, la caravella Santa Maria; all’interno, una ferrovia di 6 km. Tra il globo e la base una statua di Colombo, biblioteche, musei, sale, pubblici divertimenti. Il progetto, qui in un’immagine coeva, non avrà finanziatori. Ne avrà invece l’ingegnere statunitense George W. G. Ferris (1859-1896), che per l’Esposizione Universale del 1893 realizza a Chicago la Ferris Wheel, risposta americana alla Torre Eiffel, una ruota panoramica mobile con cabine per il pubblico, la maggiore attrazione dell’Esposizione e prototipo delle ruote panoramiche dei parchi divertimenti di tutto il mondo.